USRC e l'analfabetismo funzionale

11 set. 2018

Non c'è nulla di nuovo o sorprendente nel vedere riconfermata l'attitudine di chi governa l'USRC e la ricostruzione del Cratere sismico aquilano nel fare "di tutta l'erba un fascio", o, meglio ancora, di "buttar via il bambino con l'acqua sporca del bagnetto".

Già a ridosso del Sisma de 2009 il legislatore espresse la volontà di ostacolare prevedibili intenti speculativi determinando che "il contributo e ogni altra agevolazione per la ricostruzione o riparazione degli immobili non spettano per i beni alienati dopo la data del 6 aprile 2009" e che "La proprietà degli immobili per i quali è stato concesso il contributo o ogni altra agevolazione per la ricostruzione non può essere alienata per due anni dalla concessione del contributo. Gli atti di compravendita stipulati in violazione della presente disposizione sono nulli".

Il legislatore naturalmente ha escluso da queste prescrizioni, perché l'intento speculativo è palesemente assente, "coloro che succedono mortis causa, a titolo di erede o legatario, nella proprietà dei relativi immobili".

Per rimarcare l'assenza del paventato intento speculativo nei passaggi di proprietà che attengono a dinamiche prettamente familiari, sempre il legislatore, prima per il sisma del 2012 e poi per quello del 2016, ha rinnovato l'esimente allorquando "l'alienazione avvenga a favore di parenti o affini fino al quarto grado, del coniuge, di persone legate da rapporti giuridicamente rilevanti ai sensi dell'art. 1 della legge 20 maggio 2016, n. 76, o del promissario acquirente se in possesso di titolo avente data certa antecedente agli eventi sismici."

Tanto è chiaro e condivisibile l'intento del legislatore quanto è evidente l'analfabetismo funzionale di chi decide, a dieci anni dal sisma, inserendo alla chetichella una nota a piè pagina in un modello di autocertificazione e dandogli addirittura valore retroattivo, che se un genitore dona al figlio la propria abitazione quest'ultimo diventa indegno di rappresentare la propria quota in seno ad un Consorzio o una Procura Speciale che, vale la pena ricordare, nascono entrambe per intervenire sulle parti comuni dell'aggregato danneggiato dal sisma.

Solo l'USRC poteva immaginare di operare gratuitamente in danno ai terremotati con l'innovativo strumento della nota a piè pagina e con l'ambizione, l'arroganza e l'incompetenza di chi ritiene questo strumento idoneo a scalare la gerarchia delle fonti legislative ponendosi al di sopra di quelle di rango costituzionale e primario.

Sono oramai così numerosi gli studi e le relazioni di autorevoli Istituti che segnalano il dilagante fenomeno dell'analfabetismo funzionale che, come si diceva in apertura, quanto ci propinano gli uffici della ricostruzione con cadenza quasi quotidiana non rappresenta nulla di nuovo o sorprendente.


 

Walter Salvatore