USRC: commissariamento o scioglimento?

23 ott. 2018

Si fa sempre più insistente la voce di un prossimo commissariamento degli Uffici Speciali per la Ricostruzione del Cratere (USRC).

La carenza di capacità decisorie, l'ormai generale inadempienza e l'eccessiva burocratizzazione che via via questi uffici sono stati capaci di generare, a dispetto dell'originaria missione di semplificare le procedure e facilitare il rientro della popolazione colpita dal Sisma, sembra stia portando all'inevitabile commissariamento dell'Ente o ad un più radicale decreto di scioglimento.

La parametrizzazione delle procedure, tanto decantata come panacea per accelerare la ricostruzione, ha miseramente fallito e a forza di apportarvi modifiche, spesso per mano e su suggerimento di soggetti di acclarata incompetenza, ha generato un ingovernabile mostro dalle mille teste.

Oggi l'ufficio per la ricostruzione e i suoi impazziti satelliti sparsi per tutto il cratere, insieme ad alcuni sindaci per i quali il terremoto ha rappresentato solo un'opportunità per pasturare clientele e vessare l'avversario, rappresentano entità avulse dalla realtà e fonte di complicazioni gratuite e diffuse iniquità e disparità di trattamento.

Neanche l'affidamento di questi uffici allo stesso direttore che già governa la ricostruzione di L'Aquila (USRA) ha sortito risultati apprezzabili, rimanendo tal quali i numerosi strabici approcci al medesimo problema da parte dei due uffici (USRC e USRA). E sì che la norma di base è la stessa per entrambi.

Il commissariamento o il decreto di scioglimento sembra dunque l'unica soluzione per uscire dal vicolo divenuto ormai senza uscita e il fatto che in più ambienti la notizia venga sussurrata e rilanciata fa presupporre che una delle due soluzioni sarà adottata quanto prima.

Walter Salvatore