Tavolo delle mie brame

20 giu. 2015

Era un bel po' che non si avevano notizie del tavolo di coordinamento delle aree omogenee del cratere.

Dopo il timido azzardo di trasparenza nel pubblicare i verbali di una decina di riunioni, i Sindaci si sono subito resi conto di aver commesso l'errore di mostrare, a tutto il cratere, il vuoto pneumatico del loro contributo di idee e proposte sulla ricostruzione.

Ed è così che da gennaio i verbali sono di nuovo secretati, con buona pace della trasparenza dovuta al cittadino ma a salutare beneficio di chi debole di stomaco.

Ieri sono riemersi dalla clandestinità per comunicare il disappunto per non essere stati invitati al tavolo in cui si discuteva di quest'ultimo incredibile Decreto Legge, da qualcuno di loro presentato in conferenza stampa dando evidente prova di non averci capito nulla, e di quella chimera rappresentata dalla futura legge sulla ricostruzione.

Turbati per l'affronto subito l'hanno sparata grossa dichiarando:

"Il tavolo riafferma che su un argomento così importante, qual'è la predisposizione di una legge, non è possibile non tenere conto del lavoro e del contributo di idee che da sempre i sindaci hanno saputo dare nel corso di questi anni"

Frase tanto ad effetto quanto priva di fondamento e che dimostra, per l'ennesima volta, il grado di presunzione dei soggetti che si ritrovano, per una serie di infauste coincidenze, e non certo per merito e competenza, a governare le sorti di un territorio martoriato da un terremoto.

Per chi avesse dubbi può dissiparli leggendo il contenuto di quella manciata di verbali pubblicati sul sito dell'USRC.

Non meraviglia, dunque, che nessuno si attendesse da questo tavolo un qualche contributo utile a definire la nuova legge o emendare il recente strafalcione.

Da questi soggetti il Cratere non è, e non è mai stato, rappresentato se non per salvaguardare futili rendite di posizione o per suggerire norme in palese contrasto con gli interessi dei loro rappresentati.

 

Walter Salvatore