Subire e pulire dove lor signori sporcano
8 mar. 2016
Ci sono voluti sette mesi per accorgersi che la nuova legge sulla ricostruzione crea gratuite difficoltà alle imprese e quando eventualmente si porrà rimedio a quest'ennesima castroneria legislativa lo si farà perché le imprese, tutte insieme, si sono lamentate.
I nostri ruspanti politici, autori e autrici di cotanta incapacità legislativa, come hanno sentito l'aria si sono subito attivati con le contromisure utili ad allontanare da se ogni responsabilità.
Cantone, il presidente dell'Autorità anticorruzione, è stato indicato quale capro espiatorio a cui addossare la colpa di queste norme scritte con i piedi.
Potremmo anche crederci se non fosse che Cantone tali norme le può eventualmente proporre ma non è certo lui che in parlamento ed in senato le vota e le approva o che in conferenza stampa fa la ruota attribuendosene tutto il merito.
La codardia, l'incapacità e l'ipocrisia di questi pseudo governatori lasciano "quasi" senza parole ma ancora più grave è constatare che di norme bacate ce ne sono tante altre, da tempo segnalate e denunciate, ma che produco i loro perversi effetti solamente in danno ai proprietari delle abitazioni danneggiate dal sisma.
Fossero gli interessi dei progettisti, delle imprese, dei sindaci o degli impiegati della ricostruzione ad essere messi in discussione allora si che assisteremmo, come oggi, all'inevitabile levata di scudi a difesa della categoria e ad una repentina modifica della regola malata.
Al privato, considerato poco più di un animale utile al sistema, non rimane che subire e gli tocca pure pulire dove lor signori sporcano facendo gli gnorri.
Walter Salvatore