Le capriole tragicomiche di fine anno

11 dic. 2015

L'incontro appena concluso, voluto dal Sindaco di Barisciano, con alcuni tecnici ed imprese impegnate nella ricostruzione, ha a dir poco disorientato i presenti.

E' opinione del Sindaco, scaturita dal personale utilizzo di un programma "ACCA Software", che i cappotti termici, sia interni che esterni ai fabbricati, sovente concretizzano uno sperpero di denaro pubblico. Da qui l'invito ai tecnici di non inserirli più nelle richieste di contributo ed alle imprese di non metterli in opera.

Gli istruttori che fino ad oggi hanno riconosciuto tale costo all'interno del contributo, tutti laureati in ingegneria o comunque vincitori di un concorsone, evidentemente difettano delle nozioni utili per determinarne l'ammissibilità.

Un'incompetenza che ha generato, e continua a generare, un colossale danno erariale??

C'è da chiedersi perché il Sindaco, ancorché coordinatore del tavolo dei sindaci e pronto a sedersi sugli strapuntini di qualsiasi tavolo, non abbia posto la questione nelle sedi opportune invece che riunire alcuni tecnici ed alcune imprese chiedendogli di rinunciare "spontaneamente" ad una parte del contributo in ossequio al suo "autorevole" convincimento.

Altro richiamo ha riguardato le finiture dei fabbricati e sull'argomento, a qualcuno dei presenti, è toccato un cazziatone perché per fissare il terminale in ghisa di un pluviale ha avuto l'ardire di utilizzare "cravatte" con una finitura di colore non appropriato. Un sindaco dai gusti raffinati ma allo stesso tempo cieco oppure incapace di cogliere le macroscopiche e diffuse criticità, quelle si, che deturpano le facciate degli edifici appena restaurati oppure, ancora peggio, minano l'incolumità pubblica.

E' il caso dei pluviali lasciati a scaricare sulla pubblica via, in un paese dove l'inverno nevica e la temperatura scende sotto lo zero, invece che opportunamente incanalati nella rete fognaria, oppure dei nuovi allacci dell'ENEL che, con ganci, cavi ed improbabili, tutt'altro che invisibili, discendenti, cercano con ovvia difficoltà di ricollegarsi agli impianti per i quali i tecnici e le imprese, ligi alle prescrizioni di un inutile quanto costosissimo Piano di Ricostruzione, hanno predisposto i collegamenti d'entrata in base ad un millantato sottoservizio interrato.

Non sono mancate le minacce, tutt'altro che velate, di applicare le maniacali penalità che la legge prescrive in caso di ritardo nella consegna dei lavori ma al contempo il Sindaco ha ritenuto non necessario spiegare i motivi per cui alcune istruttorie, dai suoi uffici, attendono una risposta od un parere da oltre quindici mesi.

Se la situazione non fosse tragica e grottesca ci sarebbero validi stimoli per farsi quattro risate.

 

Walter Salvatore