Incomprensibile frenesia
28 set. 2016
Il Sindaco di Barisciano ha ben presente le difficoltà in cui da mesi versa l'UTR8 e gli è noto il sollecito del suo collega di San Demetrio che si è fatto portavoce dei presidenti dei 90 aggregati del suo comune che gli riferiscono di un sostanziale stallo da parte degli uffici dell'UTR8 di Barisciano riguardo l'istruttoria delle loro pratiche.
Ciò nonostante a Barisciano, dove sono state istruite poco più di una ventina di pratiche poste nelle prime posizioni della graduatoria comunale, il Sindaco, con una inverosimile frenesia, ha imposto la presentazione dei progetti agli aggregati compresi in graduatoria fino al 71esimo posto concedendo 60 giorni di tempo, pena lo scorrimento a fine graduatoria.
Gli addetti ai lavori di Barisciano si chiedono da tempo con quale logica il primo cittadino sottopone la collettività a questa corsa contro il tempo e perché i 120 giorni concessi nel resto del cratere solo a Barisciano risultino dimezzati.
Una frenesia destinata a generare fasulle aspettative in chi, dopo quasi 8 anni di attesa, è legittimato a dedurre che se lo si invita a presentare il progetto l'inizio dei lavori è prossimo e, nel contempo, denota un profondo disprezzo per il lavoro di quei professionisti costretti ad attività febbrili per produrre elaborati che potranno essere visionati e soprattutto retribuiti solo tra qualche anno.
Se il Sindaco di Barisciano non è preda dell'effimera volontà di primeggiare sui propri colleghi ma è mosso dalla volontà di allocarsi prioritariamente le risorse necessarie per ricostruire prima degli altri il proprio paese, c'è da chiedersi se tale proposito, oltre all'etica, non contrasti con il ruolo super partes di chi, a capo dell'UTR8, è chiamato a rappresentare gli interessi dei 10 comuni ad esso afferenti o di chi, con il ruolo di co-coordinatore, è scelto per rappresentare gli interessi di tutti i Comuni del Cratere.
In un mondo ideale si creano prima le condizioni per fornire un servizio e solamente dopo si chiede agli utenti di attivarsi perché il servizio gli venga erogato e, sempre in un mondo ideale, a capo di strutture al servizio di più soggetti si pongono persone esenti da conflitti d'interessi, anche solo potenziali.
Il capovolgimento di queste semplici regole di buon senso mostra, ancora una volta, l'inadeguatezza della classe dirigente locale.
Walter Salvatore