Gli esodati della Ricostruzione

24 giu. 2015

C'è chi si limita a definire eufemisticamente "due mesi anomali" quelli che seguiranno l'entrata in vigore dell'art. 11 del DL Enti Locali.

Con altrettanto eufemismo i media minimizzarono sui due anni di blocco totale della ricostruzione che seguirono l'entrata in vigore della famigerata Legge Barca.

Uguale leggerezza sulla circolare USRA-USRC nr. 1 del 2015 che, da fine maggio, non ammette più a contributo, dopo sei anni di ammissione, il compenso ai responsabili dei lavori.

Compenso di cui è espressamente prevista la riammissione in uno degli articoli della nuova legge sulla ricostruzione.

Parlare di "due mesi anomali" appare dunque riduttivo.

C'è chi continua indisturbato a fabbricare eserciti di "esodati" che, incolpevoli, sono costretti a subire ed osservare norme contraddittorie, inique ed addirittura demenziali, come il caso dei madornali strafalcioni contenuti nel DL oggi in vigore.

Chi risarcirà cotanta inefficienza non è dato saperlo e, finché si mantengono indenni gli autori di tanta evidente ed inconfutabile incapacità, le cose sono destinate ad andare sempre peggio.

Non è escluso si debba ricorrere ad un'azione collettiva, una "class action", per ricondurre le regole della ricostruzione a criteri di economicità, efficacia, imparzialità e trasparenza e per chiedere l'allontanamento di quella folta schiera di burocrati e pseudo politicanti che fino ad oggi hanno contribuito solamente ad aggravare i procedimenti e le procedure.

 

Walter Salvatore