Al Comune in ciabatte e bigodini

25 mag. 2016

Nel 2010 il gruppo di minoranza dell'epoca rilevò, all'interno del Comune di Barisciano, la presenza di vere e proprie talpe ignare, evidentemete, dell'obbligo di riservatezza e discrezione che il ruolo nella Pubblica Amministrazione comporta.

Con la nota dell'aprile 2010  il gruppo consiliare invitò formalmente Sindaco e Segretario comunale ad odoperarsi attivamente per assicurare una maggiore discrezione e riservatezza da parte dei loro uffici.

L'invito evidentemente è caduto nel vuoto dato che riservatezza e discrezione per il Comune di Barisciano sono rimasti concetti ignoti.

Ancora oggi, da quanto ci raccontano alcuni "incaricati di pubblico servizio", non fai in tempo a protocollare una richiesta d'atti che subito t'appare trafelato sulla porta del Comune, magari ancora in ciabatte o con i bigodini in testa, colui che di quegli atti è l'autore oppure da quegli atti ne ricava un interesse.

Appare evidente che nel tempo si è consolidata una ristretta rete di connivenze ed intrecci d'interessi, forse anche di conflitti d'interessi, a cui è stato consentito di raggiungere un'efficienza invidiabile se raffrontata con quella abituale dell'Ente Comunale.

Se il tutto non fosse condito da arroganza, soverchia e una buona dose di spocchia ci si potrebbe limitare ad annoverare questi accadimenti come grotteschi e divertenti ma se invece dietro si dovessero intravedere operazioni poco chiare a beneficio di clientele e parentele allora la questione assumerebbe connotati più seri che andrebbero opportunamente indagati ed adeguatamente censurati.

Difficile credere che l'amministrazione attuale sia in grado o abbia interesse, se non opportunamente stimolata o costretta, a darsi una regolata e a correggere di propria sponte il perdurare di questo evidente malcostume.

L'unica ipotesi percorribile è che l'attuale minoranza raccolga e valuti queste segnalazioni attivandosi nei modi più opportuni pretendendo il dovuto rigore.

 

Walter Salvatore